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domenica 26 maggio 2013

Un giorno al mare

 IL MIO MARE           
Il mare canta
gli ombrelloni danzano
e il vento
mirabile direttore
accompagna questo concerto
che io
quasi un’intrusa
fra questi vacanzieri
sola odo .....

Ho civettato con bianchi marosi
porgendogli i fianchi
su cui frantumarsi ....

 Ho costruito castelli fatati
di sabbia dorata
pensandomi dama
in morbide vesti
di velluto amaranto .....

 Seduta ad un tavolino all’aperto di un bar sulla spiaggia, l’ultimo tavolino in fondo, lontano da tutti gli altri, sento dire da un avventore rivolto ai suoi compagni che volevano sedersi a dei tavolini in vicinanza del mio - SIAMO CAPITATI MALE! - Mi giro, e pensando che si riferisse al sole che batteva su mezzo tavolino mi sono offerta di spostare il mio per offrire ombra al loro, ma il signore in questione mi ha risposto che intendeva con quel –SIAMO CAPITATI MALE- al fatto che io stavo fumando.Mi dispiace per lui se soffre di qualche malattia grave, anche se l’aspetto pingue con una bella abbronzatura non denota problemi di salute, ma non si può mai dire. Io però seduta a quel tavolino c'ero prima che lui arrivasse, e l'avevo scelto lontano dagli altri proprio per non disturbare nessuno,poi eravamo all'aperto e c'era pure vento.  Mi chiedo solo dove abiti il resto dell’anno, e se quando cammina in città popolate di macchine per caso non metta la maschera antigas. 

O forse era il solito intollerante………….BEECH.

 

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