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domenica 28 aprile 2013

In metropolitana

 
In metropolitana

Il tuo vicino di posto in metropolitana  se ci pensi bene non è un estraneo ma un tuo simile che, sia pure per pochi minuti, ha condiviso uno spazio di tempo della tua vita, è come te .
Alla ragazza, che ieri mattina sedeva al mio fianco, cadeva la testa per il sonno e faceva fatica a mantenere l’equilibrio avrei voluto dire - Appoggia pure la tua testa sulla mia spalla e dal momento che io ora sono sveglia, rilassati, dormi e dimmi a quale fermata devi scendere, provvederò io ad avvisarti -  Pensandoci bene non è difficile guardare il nostro vicino con altri occhi, occhi più umani, dopotutto stiamo condividendo spazio e tempo .
Dobbiamo fidarci gli uni degli altri

Ad un borseggiatore
Di tutto quello che tu mi vuoi prendere, tutto ti posso dare, cosa vuoi?
Soldi, anelli, borsa, scarpe,  abiti? Chiedi, non ci sono problemi vedi .Tutto ti posso dare e di tutto quello che oggi posseggo mi posso privare . La vita quella no, non hai il diritto di prendermela, è solo mia. L’unica cosa che non ti posso dare .

 

 

domenica 7 aprile 2013


 

Ritorno a Chenonceaux        Luglio 2006

Cinque anni o cinque secoli
nulla è cambiato
pietre acqua alberi
immobili nel tempo
Convivio
ascolti e non ci sei
sei lontana , dove ?
Lo stomaco pieno
vuota la mente
ricordi lontani riempiono il niente
Anche le antiche regine
hanno mangiato in questi luoghi
zoccoli di cavalli lontani
le orecchie non odono più
le ossa delle belle dame
sono polvere .

 Passeggiare nei giardini che furono di Caterina e di Diana ed avere la netta sensazione di esserci già stata . Guardare dalla finestra dello studio che fu di Caterina il giardino di Diana e sentire il cuore pesante, invaso da una profonda tristezza ;-- Enrico perché mi hai lasciata sola con questa pesante eredità, non ero nata per essere regina -- . E nella stanza accanto tutte quelle C intrecciate con la E a formare una D, sempre li a rammentarmi lei che fu sempre fra di noi.

Ritornare a castello è quasi un tornare a casa , come è successo nel 1976 visitando Fontainbleu
Un  qualunque pomeriggio di Giugno

Era un pomeriggio di fine Giugno, lei si sedette in poltrona per un piccolo riposo prima di uscire, alle 15,30 doveva riaprire il negozio. Accese la televisione, su rai 2 stavano programmando il film “INSONNIA D’AMORE”. Bello, romantico, non è la realtà è un film ma fa sognare. I minuti passavano e lei non si decideva ad uscire dal sogno. Si stava facendo tardi .
- Ma sì, chi se ne importa, tanto a quest’ora non c’è in giro nessuno.-
A dire la verità era tutto il mese che le strade erano vuote, sia in paese che fuori.
Pensava – Anche se apro il negozio alle 16,00 è uguale, 1/2 ora in più o in meno non fa differenza-
Il film era arrivato a ¾ quando si decise a mettersi le scarpe e spegnere a malincuore la televisione .
Prima di chiudere casa vide l’ultima albicocca nel piatto al centro della tavola, d’istinto la prese e l’appoggiò delicatamente nella borsa, era rosata e morbida .
Morì poco dopo, in un banale incidente stradale, in quel pomeriggio di inizio estate .

Si era distratta un attimo per prendere la piccola albicocca dalla borsa .