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domenica 28 aprile 2013

In metropolitana

 
In metropolitana

Il tuo vicino di posto in metropolitana  se ci pensi bene non è un estraneo ma un tuo simile che, sia pure per pochi minuti, ha condiviso uno spazio di tempo della tua vita, è come te .
Alla ragazza, che ieri mattina sedeva al mio fianco, cadeva la testa per il sonno e faceva fatica a mantenere l’equilibrio avrei voluto dire - Appoggia pure la tua testa sulla mia spalla e dal momento che io ora sono sveglia, rilassati, dormi e dimmi a quale fermata devi scendere, provvederò io ad avvisarti -  Pensandoci bene non è difficile guardare il nostro vicino con altri occhi, occhi più umani, dopotutto stiamo condividendo spazio e tempo .
Dobbiamo fidarci gli uni degli altri

Ad un borseggiatore
Di tutto quello che tu mi vuoi prendere, tutto ti posso dare, cosa vuoi?
Soldi, anelli, borsa, scarpe,  abiti? Chiedi, non ci sono problemi vedi .Tutto ti posso dare e di tutto quello che oggi posseggo mi posso privare . La vita quella no, non hai il diritto di prendermela, è solo mia. L’unica cosa che non ti posso dare .

 

 

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