Il viaggio del mio DNA
Abbiamo cominciato a guardarci e a pensarci con più
curiosità da quando ci è stata fatta quella strabiliante rivelazione; il nostro
DNA. Affascinanti quelle piccole sfere legate da una molla, ancora più
affascinante ed esaltante sapere che il nostro è solo nostro! L’esaltazione
dell’EGO? Quando ho avuto l’infarto e il mio cuore è andato in tilt, mi sono
trovata a pensare che quell’increscioso incidente di percorso forse mi avrebbe
impedito di fare alcune cose, tipo: scalare l’Everest, andare a piedi al polo
nord o lanciarmi con un deltaplano. Poi sono arrivati C.S.I. e i RIS di
Parma. Un giorno passeggiavo con Milo ed ho pensato al pelo che
lasciava cadere camminando, poi ho pensato che anch’io stavo lasciando tracce
delle mie cellule epiteliali e che se i RIS fossero passati di lì avrebbero
trovato una traccia del mio DNA. Angosciante o esaltante? Dipende da come lo si
guarda. Alla sera, sotto la doccia, mentre l’acqua scorreva nello scarico
portandosi via la schiuma ho di nuovo pensato a quelle piccole particelle del
mio corpo che se ne andavano via insieme ad essa, e con la mente me ne sono
andata anch’io. Sono scivolata sotto terra dentro ad uno scarico, ho percorso
chilometri galleggiando su fiumi, sono evaporata fino al cielo dentro una
piccola goccia d’acqua, forti venti mi hanno portata su, sempre più su, 8000
metri. La piccola goccia d’acqua che mi racchiudeva, per proteggermi, si
trasformò in un morbido fiocco di neve e delicatamente mi adagiò sulla cima
dell’Everest. IMMORTALITA? Nulla si crea, nulla si distrugge. La terra è
rotonda, la vita è un cerchio, tutto ritorna al punto di partenza. Bello. Saluti
da Rosanna.
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