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martedì 26 marzo 2013

Imprese


Il viaggio del mio DNA
 
Abbiamo cominciato a guardarci e a pensarci con più curiosità da quando ci è stata fatta quella strabiliante rivelazione; il nostro DNA. Affascinanti quelle piccole sfere legate da una molla, ancora più affascinante ed esaltante sapere che il nostro è solo nostro! L’esaltazione dell’EGO? Quando ho avuto l’infarto e il mio cuore è andato in tilt, mi sono trovata a pensare che quell’increscioso incidente di percorso forse mi avrebbe impedito di fare alcune cose, tipo: scalare l’Everest, andare a piedi al polo nord o lanciarmi con un deltaplano. Poi sono arrivati  C.S.I. e i RIS di Parma. Un giorno passeggiavo con Milo ed ho pensato al pelo che lasciava cadere camminando, poi ho pensato che anch’io stavo lasciando tracce delle mie cellule epiteliali e che se i RIS fossero passati di lì avrebbero trovato una traccia del mio DNA. Angosciante o esaltante? Dipende da come lo si guarda. Alla sera, sotto la doccia, mentre l’acqua scorreva nello scarico portandosi via la schiuma ho di nuovo pensato a quelle piccole particelle del mio corpo che se ne andavano via insieme ad essa, e con la mente me ne sono andata anch’io. Sono scivolata sotto terra dentro ad uno scarico, ho percorso chilometri galleggiando su fiumi, sono evaporata fino al cielo dentro una piccola goccia d’acqua, forti venti mi hanno portata su, sempre più su, 8000 metri. La piccola goccia d’acqua che mi racchiudeva, per proteggermi, si trasformò  in un morbido fiocco di neve e delicatamente mi adagiò sulla cima dell’Everest. IMMORTALITA? Nulla si crea, nulla si distrugge. La terra è rotonda, la vita è un cerchio, tutto ritorna al punto di partenza. Bello.  Saluti da Rosanna.

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