UN’estate vissuta coi cinque sensi, Rosanna aveva 9
anni 1960 vacanze in Romagna dai nonni,
questi ricordi sono stati scritti 45 anni dopo.
Il nostro cervello è meraviglioso, un giorno qualsiasi
della tua vita un odore conosciuto (il
naso) mette in moto i ricordi, la mente rimanda immagini (gli occhi) come
vecchie foto conservate nell’archivio della memoria, a quel punto anche l’udito
(le orecchie) vuole partecipare e ti fa riascoltare quei suoni che ti hanno
fatto compagnia in quella lunga estate. Come possiamo tralasciare il tatto (le
mani, ne servivano due per una sola pesca) chiudi gli occhi e gusti ancora la
frutta matura e dolce in bocca.
Ricordi di Vignola
di legna tagliata ed erba calpestata
Visioni di nonna sull’uscio come sentinella
mani sui fianchi capelli bianchi
Le orecchie riportano a suoni lontani
cicale a mezzogiorno grilli a mezzanotte
le foglie di granturco scricchiolanti nel letto
e fra le mani pesche vellutate
fichi rugosi e prugne satinate.
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